Oggi il consumatore prima di acquistare un servizio o un prodotto spesso decide di informarsi sul web, di consultare Google per capire di che reputazione gode l’azienda da cui sta acquistando, quali sono le recensioni di altri utenti sull’esperienza di acquisto. Anche i social diventano sempre più importanti per orientare le scelte di acquisto dell’utenza.
L’acquisto “Social” è entrato ormai nelle nostre abitudini quotidiane, andare a vedere cosa dicono gli altri su un determinato fornitore, qual’è la sua reputazione sulla rete, cosa si dice online sui principali social network, sempre più sentiamo parlare di net reputation anche in ottica business to business.
Il commerciale della tua azienda che si reca ad illustrare al responsabile acquisti di un potenziale cliente, subito dopo la riunione, andrà senz’altro a farsi un giro su internet per verificare cosa i social e la rete dicono della tua azienda.
Il social shopping è un metodo di commercio in cui, nell’esperienza d’acquisto, vengono coinvolti gli amici degli acquirenti. (da wikipedia.org)
Ma il risparmio degli acquisti di gruppo è destinato solo al consumatore finale?
Non necessariamente se consideriamo che anche il gigante Amazon, si è recentemente lanciato nell’offerta di market place dedicati al business to business dove vengono incentivati comportamenti tipici del social shopping consumer (dove è centrale l’esperienza collettiva di acquisto e cosa dicono gli altri utenti). Ed anche a giudicare dai siti che funzionano sulla falsariga dei siti di “couponing” come Groupon ma dedicati alle aziende, come per esempio CloudsWave progetto “verticale” su software e tecnologie.
In conclusione, anche se la tua azienda lavora nel BtoB la web reputation e il social commerce stanno diventando elementi che non puoi più permetterti di trascurare.