Ogni anno i numeri del commercio elettronico crescono. Sempre più utenti acquistano online dai propri dispositivi, anche da smartphone, come tutte le ricerche oramai mostrano.
I numeri del commercio elettronico, anche in Italia, sono impressionanti, tanto che è sempre più importante per le aziende che decidono di investire nell’online farlo in maniera attenta, pianificando con la massima attenzione e con la massima professionalità tutti i passaggi che possono portare ad avere un e-commerce di successo.
Alcuni dati significativi, dall’ultima ricerca della Casaleggio Associati (fonte principale di questo post) sui “numeri” dell’e-commerce in Italia, a questo link è possibile scaricare l’intera ricerca sull’E-commerce in Italia (in formato PDF, dopo aver lasciato i propri dati nell’apposito form, report aprile 2016).
Il valore dell’e-commerce in Europa è stimato essere 477 miliardi di dollari nel 2015 con Regno Unito, Germania e Francia che coprono circa due terzi del fatturato totale. Al settimo posto dopo Russia, Spagna e Olanda si posiziona l’Italia. Le vendite on line europee con il 7,3% sulle vendite al dettaglio superano, seppur di poco, il 7% statunitense, ma nel sud Europa a stento si arriva al 2% (Pagina 4, report E-commerce in Italia, Casaleggio Associati)
Quante sono le aziende che fanno e-commerce in Italia?
In Italia sono 16 mila le aziende che fanno commercio elettronico nel 2016 e arriveranno a 50 mila nel 2025. Un terzo di esse è localizzato in due regioni: Lombardia (3 mila) e Lazio (1.840). Seguono Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Toscana. (Pagina 11, report E-commerce in Italia, Casaleggio Associati)
Relativamente al fatturato i dati per il commercio elettronico in Italia sono confortanti, l’e-commerce è arrivato a 28,8 miliardi di euro nel 2015 segnando un più 19% rispetto al 2014, segno di grande salute per le vendite online, pur nella difficoltà della congiuntura economica europea e mondiale e pur nella sempre più preponderante ascesa dei colossi dello shop online (si pensi solo per fare un esempio ad Amazon)
Molto interessante nel report, la tabella della progressiva crescita negli anni del fatturato dell’e-shop, eccola, ogni commento mi pare superfluo:
- 2004: 1.645.683.000 Euro
- 2005: 2.123.495.000 Euro + 29%
- 2006: 3.286.223.000 Euro + 55%
- 2007: 4.868.336.000 Euro + 48%
- 2008: 6.364.907.000 Euro + 31%
- 2009: 10.037.544.000 Euro + 58%
- 2010: 14.357.589.000 Euro + 43%
- 2011: 18.970.504.000 Euro + 32%
- 2012: 21.154.120.000 Euro + 12%
- 2013: 22.337.275.000 Euro + 6%
- 2014: 24.188.468.000 Euro + 8%
- 2015: 28.850.766.000 Euro + 19%
Interessanti anche i trend che vengono individuati nella ricerca:
- Mobile first: il mobile diventa prioritario e fondamentale nella strategia di e-commerce
- I grandi operatori del commercio elettronico crescono maggiormente rispetto ai piccoli operatori
- La pubblicità televisiva diventa importante anche per spingere le vendite online
- Crescono i modelli di business che si basano sulla condivisione delle informazioni (la così detta sharing economy)
E la pubblicità online? Il web marketing? Come sono ripartiti i costi della promozione di un e-commerce oggi sempre più importante nella corretta pianificazione di un modello di business che funzioni, diviene sempre più importante analizzare il processo di acquisto del cliente ed integrare “customer journey” e marketing dei contenuti!
Dati molto interessanti, ai primi posti troviamo i canali fondamentali in ogni strategia di e.commerce:
- Adwords e pubblicità a pagamento su Google (keyword adv)
- SEO: visibilità organica sui motori di ricerca
- Social media marketing: fondamentale strutturare una presenza solida sui social, Facebook in particolare, trattandosi del social network più utilizzato in Italia
- E-mail marketing: una newsletter ben fatta, ben segmentata e costruita sulle reali esigenze dell’utenza è un canale di vendita fondamentale per ogni e-commerce
- Comparatori di prezzo: in alcuni settori, a mio giudizio, i compratori di prezzo sono strumenti imprescindibili, specie se l’e-commerce vanta prezzi altamente competitivi su alcuni articoli, per traghettare sul sito web traffico ad un passo dall’acquisto!
(Fonte principale articolo: Casaleggio Associati, Rapporto l’E-commerce in Italia 2016)